"Il mio sbaglio più grande" di Penelope Douglas







Titolo: Il mio sbaglio più grande

Autore: Penelope Douglas

Serie: Devil's night #1

Genere: Dark romance

Casa Editrice: Newton Compton Editori

Data di uscita: 10 Aprile 2017

Giudizio personale: ♥ ♥ ♥ +


Si chiama Michael Crist. È il fratello maggiore del mio ragazzo ed è come quei film dell'orrore che guardi coprendoti gli occhi. È bellissimo, forte, e assolutamente terrificante. È il campione della squadra di basket del suo college e ora è diventato un professionista. Non mi vede neppure. Ma io l'ho notato. L'ho visto, l'ho sentito. Le cose che ha fatto, i misfatti che ha nascosto. Per anni mi sono mangiata le mani, incapace di distogliere lo sguardo. Ora sono all'università ma non ho smesso di osservarlo. È un pessimo soggetto, e non so quanto ancora riuscirò a tenere segrete le cose che gli ho visto fare. Si chiama Erika Fane, ma tutti la chiamano Rika. È la ragazza di mio fratello ed è sempre in giro per casa nostra, sempre a cena con noi. Abbassa lo sguardo quando entro io, e quando le sono vicino è come pietrificata. Riesco sempre a percepire la sua paura, e anche se non possiedo il suo corpo, so di avere la sua mente. È l'unica cosa che voglio. Almeno finché mio fratello non si arruola, e io trovo Rika da sola al college. Nella mia città. Indifesa. L'occasione è incredibilmente allettante. Perché tre anni fa per colpa sua alcuni miei amici sono finiti in prigione, e ora sono usciti. Abbiamo aspettato. Siamo stati pazienti. E ora tutti i suoi incubi stanno per avverarsi.

«A noi non importa cosa fa l’altra gente, Rika. Non permettiamo alle loro regole di limitarci. Non è importante cosa possiamo o non possiamo fare. Chi può fermarci?».


Dopo la serie Fall Away , la Douglas ci propone una nuova serie più cupa e "spaventosa" della prima, la Devil's night. All'inizio della lettura ero molto scettica e devo ammettere che non mi stava convincendo per nulla. Intendiamoci, l'autrice scrive bene, ama i dettagli, i personaggi malefici, la trame intricate e di certo non ci annoia. Trovo in lei però un difetto: l'età dei personaggi. Mi spiego meglio. "Corrupt" (uso il titolo inglese perchè rende maggiormente l'idea di quello che andremo a leggere) è una storia di vendetta, rabbia, sesso, amore, amicizia, cattiveria, giochi, egoismo, fragilità, forza, lealtà. Un bel miscuglio di emozioni che non possono appartenere ad un gruppo di ragazzi troppo giovani: Nonostante le esperienze negative, a ventitre anni si è ragazzi spensierati, forse qualcuno più arrabbiato, altri delusi, alcuni con la testa tra le nuvole, ma pur sempre ancora "piccoli". E' inevitabile che se i personaggi sono così "carichi", li fai parlare in un certo modo e gli concedi un potere incondizionato, mi aspetto che anche l'età sia adeguata, altrimenti tutto si perde e assume la forma di una farsa.


Avevo bisogno di scoprire di che pasta ero fatta. Dovevo capire se potevo reggermi sulle mie gambe anche senza la protezione di un cognome, il sostegno degli altri a coprirmi le spalle, o la presenza continua e ingombrante di Trevor. In una nuova città, fra gente nuova che non conosceva la mia famiglia, mi avrebbero dato un’opportunità? Mi avrebbero apprezzata?

Ma torniamo al romanzo. Erika Fane, Rika per tutti, è una giovane ragazza cresciuta sotto la classica campana di vetro. La morte del padre in un incidente ha portato la madre a perdersi nel suo dolore, ed ora lei vive con gli amici di famiglia, i Crist, che gestiscono il suo patrimonio e le dicono cosa fare. Innamorata da sempre di Micheal, figlio maggiore della famiglia "adottiva", sa però di non avere nessuna speranza, soprattutto dopo una notte di tre anni prima in cui lui ha spezzato i suoi sogni.  Quando Rika sente su di se la pressione della vita che non ha scelto, decide di trasferirsi: vuole sapere se può farcela da sola e mettersi alla prova. Con l'inganno si ritroverà nell'appartamento del palazzo dei Crist che vogliono contuinuare a proteggerla, dove vive proprio il suo unico amore adolescenziale. Micheal Crist aspetta Rika da tre anni. Da quando i suoi amici sono finiti in galera per colpa di entrambi, ed ora che sono liberi hanno organizzato un piano per vendicarsi. Ma Michael non ha considerato i suoi sentimenti: sa che Rika lo desidera, e forse vuole qualcosa in più. Sa anche che si è fatto una promessa "Mai da solo con lei" perchè quello che sente va oltre la vendetta. E quando è finalmente pronto ad agire, ecco che quel dolore al petto si farà più forte, stringerà e gli farà capire cosa vuole davvero prima di scoprire la verità su di lui, su di lei, sul loro passato. Entrambi dovranno accettare il dolore e andare avanti, ma ne saranno in grado? Saranno capaci di non soccombere alla confusione dei sentimenti, alle loro sfide, all'idea di farsi vedere vulnerabili?


Non restare da solo con lei.
La mia unica regola. L’unica promessa che mi ero fatto e che avevo giurato di mantenere. Ma ecco che i buoni propositi andavano a farsi fottere.

Rika non è come tutti la vedono: una principessa perfetta. O meglio, lo è, ma è anche altro. Vuole rischiare, vuole essere ribelle, ama la paura e la scarica di adrenalina che da essa si genera. E ama Michael che chiaramente rappresenta tutto questo.
Micheal non ha mai sopportato che qualcuno gli dicesse cosa fare e come comportarsi. I suoi amici sono la sua vera famiglia. Michael, Kai, Will e Damon sono i quattro cavalieri che tutti temono e rispettano. Con loro condivide ogni cosa, ogni passione ed insieme sono imbattibili e possono fare quello che vogliono. "Chi ci fermerà?" ecco il loro motto. Indossano delle maschere per sentirsi liberi e occupano la vecchia chiesa, dove succede...tutto quello che immaginate e di più, perchè lì ognuno è se stesso. Ed è li che per la prima volta Michael metterà alla prova una piccola e innocente Rika che accetterà la sfida sorprendendo, e sarà sempre in quella notte che lui si sentirà tradito da lei, tanto da odiarla. Nella maggior parte del libro assistiamo ai pensieri negativi di Michael e al suo piano per vendicarsi. Ovviamente il tutto vacilla quando l'attrazione per Rika trova degli spiragli che lo portano a legarsi sempre più, a chiederle sempre di più. La sfida è un gioco per loro, ed il gioco uno stile di vita per Michael. Degni compagni che finalmente si trovano dovranno solo cercare il gioco perfetto che non li separi mai più.


«La volevamo a Meridian City», dissi a Will. «E adesso è qui. Senza amici né coinquilini. La volevamo in questo palazzo con tutti noi, ed è qui», chinai la testa a indicare con un gesto la finestra dietro di me. «Tutto quello che ci separa da lei è una porta. È un bersaglio facile, e lei nemmeno sa di esserlo».

Se dovessi descrivere questo romanzo con una parola direi "esagerato". Esagerati i personaggi, gli atteggiamenti, la rabbia, le reazioni e le azioni oltre i limiti della legalità. Esagerati i giochi tra i protagonisti. Cattivo (ma ammetto coerente e per questo ammirabile) il finale. Eppure...dopo un inizio un po' lento, il ritmo migliora e la curiosità di scoprire cosa succede ti spinge a leggerlo tutto d'un fiato. I protagonisti sono perfetti nelle loro vesti (peccato davvero per l'età...troppo giovani per tutto) non cambiano e rispettano la loro natura, e questo fa guadagnare al libro non pochi punti. Abituata infatti a personaggi che si modificano per amore, a battute sempre simili, ad atteggiamenti già visti, devo ammettere che nonostante gli argomenti potremmo averli già letti, i personaggi sono esattamente chi sono, non si tradiscono, non cambiano. E se i maschietti ci intrigano, ci fanno arrabbiare, fanno giochi sleali e si comportano in maniera meschina, la nostra finta ragazzina ne esce vincitrice. Rika non si arrende, non abbassa la testa , non perdona, e non sa dire di no ad una sfida. Tutti si sporcano le mani, da Michael che è un pratagonista forte, deciso e senza scrupoli, che non cede mai e non perde mai, che ha un anima nera e corrotta (lo sa e non lo nega) e ottiene quello che vuole: corrompere Rika, alla stessa Rika che quando entrerà nel gioco lo farà come donna, non scapperà, non tentennerà, non abbandonerà. Chi vincerà questa volta?


"Per tutti quegli anni, avevo pensato di essere insignificante per lui. Una bambina sciocca, con cui non valeva la pena che sprecasse il suo tempo. Un errore che aveva fatto una sera di tanto tempo prima, un ricordo ormai sbiadito. Ma adesso sapevo che non solo non era vero, ma che per tre lunghi anni aveva architettato un piano per farmi del male"

Un romanzo scuro, una scenografia che "mette l'ansia", scene che tengono l'adrenalina sempre alta. "Esagerato" appunto. Ma ci sono anche quelle parole, quella dolcezza improvvisa, quel dolore che lo ammorbidiscono e ci fanno ripredere fiato.


«Significa che voglio continuare a giocare [...] Significa che farò del mio meglio per farti arrabbiare a ogni occasione, perché non c’è niente di meglio che vederti dare fuori di matto. E che farò tutto il possibile per ricordarti quanto sono carino, in modo che tu non possa smettere di pensare a me quando non siamo insieme [...]Significa che tu finirai la scuola, ma ti chiedo cortesemente di occuparti di me prima, e dei compiti poi, quando torni a casa significa che dovrai costantemente guardarti alle spalle. perché non sai cosa ho in serbo per te, perché ti starò sempre addosso».

Non mancano di certo delle critiche eppure... avete presente il mix di emozioni che vi descrivevo all'inizio di questa recensione? "è una storia di vendetta, rabbia, sesso, amore, amicizia, cattiveria, giochi, egoismo, fragilità, forza, lealtà"? Ecco, prendiamo "Corrupt" per quello che è: un romanzo dark, a tratti romantico ed erotico, scritto bene che  lascia addosso tutte le sensazioni dei protagonisti e di chi gli sta intorno (non personaggi secondari ma veri protagonisti, senza i quali si perderebbe il senso, la trama e la forza della storia). Provare per credere.

Laura.

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