"Dimmi che sei mio" di Kristen Ashley
 |
|
Mentre sta allestendo la vetrina del suo amato e frequentatissimo panificio, Tess O’Hara vede comparire l’uomo dei suoi sogni: atletico, deciso, e con un paio di occhi che mandano riflessi di mercurio liquido. Lui la invita a bere una birra e lei accetta senza pensarci troppo. Tutto sembra molto naturale e spontaneo tra di loro, ma quattro mesi dopo, Tess scopre che Brock è un agente sotto copertura dell’Agenzia Federale Antidroga che sta indagando sul suo ex marito, coinvolto in traffici poco puliti. Così, nonostante i forti sentimenti e l’attrazione decide di mollarlo. Ma Brock non è affatto d’accordo. Dopo anni a contatto con la feccia della società, finalmente ha incontrato la persona che mancava nella sua vita e non è intenzionato a lasciarla andare, soprattutto dopo che ha saputo quale pesante segreto Tess porti con sé.
«È nella mia pancia». Lo guardai abbassare lentamente le palpebre e poi mi chiese: «Cosa?» «Se ne sta lì chiuso su se stesso, un serpente velenoso attorcigliato tutto stretto. Può diventare piccolissimo, così piccolo che mi dimentico che sia lì. Ma poi si srotola, cresce e diventa così grande da riempirmi, e mi striscia su per la gola, su su per tutta la gola, Brock. Ogni tanto ho paura che mi soffochi, e quando inizia a srotolarsi ho sempre il terrore che possa attaccarmi»
Tess O’Hara è una donna che è stata ferita nel più crudele dei modi da marito, che è fuggita e ha aperto lontano una pasticceria per ricominciare a vivere con l’eredità velenosa che le abita dentro e che il suo ex le ha lasciato. È la stessa donna che viene nuovamente delusa dall’uomo a cui aveva deciso di aprire il suo cuore. E nonostante l’inganno, Tess soffre ma non si arrende. Accantona la vita sentimentale e si concentra sul suo lavoro che ama, cercando distrazioni nell’amica di sempre che la incita a cambiare e a trasferirsi. E proprio quando la decisione è stata presa, Brock Lucas fa il suo ritorno. Dopo mesi di assenza Brock arriva a casa di Tess, con i suoi occhi grigio argento ed è…arrabbiato. È un poliziotto che ha abbandonato le missioni pericolose per un lavoro più tranquillo d’ufficio. È un selvaggio affascinante e la sua presenza con i suoi cambi d’umore si manifestano ogni volta che lui entra in una stanza. Non è certo un ragazzino, ha quarantacinque anni, due figli ed una ex che vuole rendergli la vita impossibile. Ha anche una madre premurosa, due sorelle onnipresenti, un fratello fin troppo protettivo ed un padre incasinato, ed una marea di nipoti. Lui sa gestire la sua famiglia ed è bravo a fare il suo lavoro, eppure Tess sembra volergli sfuggire, fatto che non può di certo accettare proprio ora che l’ha trovata, perché sa che lei è quella giusta.
«Non posso fare nessuna promessa su come andranno le cose, ma posso darti me stesso, prendermi cura di te mentre esplori queste terre selvagge, e farmi il culo per far sì che non sia una brutta esperienza»
Appena Brock viene a conoscenza del passato di Tess il suo unico obiettivo sarà proteggerla e farla sentire al sicuro, fino a far sparire la bestia che la divora. Ci saranno giorni tranquilli, giorni dove gli ex torneranno a bussare alle porte, giorni in cui bisognerà prendere decisioni importanti, giorni in cui si mangeranno buonissime torte tutti insieme, giorni di sparatorie e rapimenti e redenzione, per cercare di arrivare al lieto fine dei nostri protagonisti.
«È ora di fare qualcosa, Brock. Devi smetterla di stare a guardare, e schierarti da una parte o dall’altra. Non sei stupido, quindi immagino che ti basterà dare un’occhiata a tuo padre per capire come si stanno mettendo le cose. Il suo destino non è chiaro, ma il tragitto sì, ed è orribile. Non puoi più permetterti di stare lì in sospeso: devi prendere una decisione»[…] Aveva gli occhi puntati sulla neve che in quel momento stava scendendo. La stanza era piena della sua energia, così densa che l’aria pareva soffocante. Teneva la mandibola serrata. Ma sapevo che aveva preso una decisione."
Quando ho letto “Non dirmi di no”, il primo libro della serie, Brock Lucas non ne usciva bene, anzi faceva una pessima figura (perdonatemi ma aveva spaventato Gwen e sbraitato contro Hawk!), quindi non avrei mai puntato su di lui e sulla sua storia. Invece, devo dirlo, mi sono completamente ricreduta. La storia è meravigliosa. Tess è l’amica che vorremmo avere, la mamma che vorremmo ci stringesse, la sorella a cui appoggiarsi. "Un ricciolo di glassa" come lei stessa si definisce. Ha una pasticceria e prepara torte buonissime, ed è dolce come i manicaretti che prepara.
«Io sono i miei cupcake», risposi. E proprio mentre lo dicevo mi resi conto di quanto fosse vero. All’esterno la gente può vedere le mie magliette, i jeans, le infradito, le gonne a tubo, le maglie coi disegni elaborati e i sandali alla schiava col tacco alto, oppure qualunque altra cosa, o come sono fatta. Ma dentro c’è una torta morbida e saporita, piena di enormi riccioli di glassa dai colori delicati, praline e polvere di stelle commestibile.
Tutta questa morbidezza cela una forza incredibile. Sa farsi rispettare, non fa drammi, sa ascoltare soprattutto il suo uomo: Brock Lucas, detto Skull, “il Secco”. Anche lui ha i suoi problemi, prima fra tutti, un’ex moglie che adora tormentarlo, ma fortunatamente può contare sulla protezione di una famiglia extra large. Ha due bambini che sono adorabili, cresciuti troppo in fretta. È intereressante vedere come ogni personaggio lavori insieme per il bene dell’altro, il senso di appartenenza, di lealtà e di famiglia, e la serietà con cui si affrontano argomenti più delicati. Alla fine Tess e Brock diventano dei personaggi reali. Skull è un miscuglio di personalità: c’è il maschio alfa, e c’è un uomo che ha perso tanto. Ha perso un amore, ha perso un’infanzia felice, ha perso un anno di vita dei figli per le sue operazioni sotto copertura, ed ora rischia di perdere il padre senza possibilità d’appello. Poi c’è il poliziotto ligio al suo lavoro, con uno stipendio normale e felice quando la sua donna si regala (ed indirettamente gli regala!) un babydoll sexy, e c’è l’uomo selvaggio quando subisce un torto. E Tess? Non è certo da meno: il suo dolore ci tocca e ci fa arrabbiare, la sua ribellione ci dà forza, la sua rinascita ci regala una speranza.
«Mia dolce, dolce Tess, che devo fare con te?» «Sono tua: non devi fare niente», risposi
Il mio consiglio? Leggete questo romanzo. Non solo perché la Ashley mantiene il suo stile leggero e divertente, nemmeno solo perchè si intreccia azione, dramma e commedia, e perché vi verrà voglia di mangiare una torta intera, ma anche perchè potremmo "rivedere" vecchi amici, per l’epilogo che da solo ci fa ridere, piangere e sognare. E soprattutto per Tess e Brock, che meritano attenzione. E sospiri. Ed occhi a cuoricino.
«Il mio Brock», sussurrò avvicinandogli le labbra all’orecchio mentre lo stringeva forte con braccia e gambe, «non è poi così selvaggio». Lui sollevò la testa e la tenne vicino a quella di lei, fissando gli occhi nei suoi. «Sbagli, tesoro, dentro sono un selvaggio. Lo sarò sempre. Ma questo mio luogo selvaggio per te è e sarà sempre un posto sicuro».
Siete curiosi dopo aver letto questa recensione? Avevate già letto questo romanzo? dateci la vostra opinione!
