ANTEPRIMA + INTERVISTA + GIVEAWAY: La Direzione di un battito

by - giugno 08, 2017


Buongiorno cari lettori! Oggi è il gran giorno! Potrò pubblicare la recensione di un libro che ho letto in A N T E P R I M A  per voi. Se siete stufi delle solite storie ripetitive che molte volte ci capita di leggere, "La direzione di un battito", primo libro autoconclusivo della serie "Al ritmo del cuore" di Layla Tales, autrice emergente, è quello che fa per voi. Sono certa che molti di voi ritroveranno loro stessi nei due protagonisti, Lara e Luca. 
Per incuriosirvi un pò vi lascio il prologo di questa splendida storia... 



Luglio 2012

Entro in casa chiudendo con forza la porta, so bene che l'unica ad aspettarmi sveglia è la solitudine. L'intera villa è buia e troppo grande, nemmeno un quadro che la colori, nessun pezzo d'arredamento a cui io sia davvero affezionato. È estate ma sento freddo, una sensazione che non posso mitigare con il fuoco. Sospiro, so che mi mancherà sempre qualcosa. Ho fame. Il mio corpo si lamenta ma lo stomaco è contratto, non è di cibo che ho bisogno. Chiudo gli occhi per poterla rivedere. Lei è mia da sempre e nonostante tutto, ed io l'ho fatta piangere. Eccola, con quegli occhi dolci che conosco in tutte le loro sfumature, che mi implorano, mi supplicano di ascoltarla finché la sua espressione cambia nell'attimo in cui capisce che non c'è speranza. L'ho ferita sapendo quello che stavo facendo: lo avevo progettato. Volevo vederla soffrire, volevo che capisse cosa significasse avere il cuore a pezzi, volevo la mia vendetta per essere stato tradito. Volevo sciogliere quell'armatura di freddezza e ritrovarla docile nelle mie mani. Ed ora che ho toccato il suo dolore, che ho tentennato davanti a quelle calde lacrime ed incurante sono andato via, perché mi sento così? Non sono io il colpevole, lei era fuggita per prima. Io l'ho amata davvero, dannazione la amo tutt'ora! Respiro e tremo. Le motivazioni della mia rabbia mi sembrano inconsistenti. Vado nel mio studio, con esasperazione tolgo la giacca e sbottono la camicia. Sbuffo. Sono un bell'uomo. Le donne si gettano ai miei piedi, a loro piace che io sia a capo di un'azienda vinicola in crescita. Ho quello che ho sempre desiderato. Eppure non mi basta, non mi è mai servito nulla con lei. Per lei. Mi lascio cadere sulla poltrona spossato, a lei non è mai interessato quanto guadagnavo. Né ora, né prima. Cerco di rilassarmi e mi passo la mano sul viso strizzando gli occhi. Ancora lei. Deve essere sicuramente la stanchezza che fa brutti scherzi. Apro il cassetto in cui tengo gelosamente nascosto il mio tesoro, il mio segreto. Prendo la fotografia e torno a quasi cinque anni indietro, è così giovane, così bella, così felice. Sorride mentre si volta guardandomi da una spalla, e automaticamente mi porto la mano sul cuore. Ripongo la foto al sicuro. Faccio per spegnere l'abat-jour quando noto un post-it lasciato sul tavolo da lavoro insieme ad una busta <<Era alla porta d'ingresso, ma non c'è il mittente. Le ho lasciato dei tramezzini in cucina>> sorrido sincero per la prima volta in questa giornata per l'attenzione della domestica, preoccupata della salute di un uomo di trentacinque anni. Afferro il pacco leggermente giallognolo con su scritto il mio nome e lo apro svuotandone il suo contenuto sulla mia scrivania. Mi manca l'aria mentre leggo. "So che non potrai perdonarmi, l'ho capito e non ti biasimo. Ma forse queste ti sapranno spiegare quello che io non sono riuscita mai a dirti. Se puoi conservale, sono sempre state tue. Un'amica" impallidisco e di colpo non ho più sonno. Rigiro tra le mani quelle lettere notando le diverse date. La più recente è di aprile di quell'anno, le più vecchie sono stropicciate come se qualcuno le avesse aperte per rileggerle troppe volte. Scorro veloce le prime frasi, le parole che si inseguono e mentre quei fogli continuano a scivolarmi addosso colpendomi come lame, non riesco a fermare lacrime che scendono. Mi prendo la testa tra le mani, la voce roca ripete il suo nome, i ricordi si affollano nella mente. Come potrai perdonarmi amore mio?

Allora cosa aspettate! La recensione vi aspetta qui!

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